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Come comportarsi con i manoscritti musicali?
I manoscritti musicali fino al sec. XVI incluso vanno descritti in Manus Online, mentre quelli posteriori (fatte salve alcune particolari eccezioni) vanno descritti in SBN. Per i codici di natura liturgica vigono ancora le linee guida tracciate da Giacomo Baroffio, in Guida a una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, a cura di V. Jemolo e M. Morelli, Roma 1990, pp. 145-192. Per la D. E. c’è un’area apposita, la nr. 20, Notazione musicale, nella quale è possibile indicare le peculiarità della musica scritta (tipologia di notazione, numero dei righi e delle linee per rigo ecc.). La recente versione di Manus Online permette poi di specificare ulteriormente le diverse tipologie di notazione neumatica.
